Sushi a dieta: si o no?

Se stai seguendo una dieta, è possibile includere il sushi? 

Nel contesto di un regime alimentare sano ed equilibrato, il sushi può essere consumato una o al massimo due volte a settimana. 

Ti spiego perchè

Il sushi è un piatto tradizionale giapponese che ha conquistato il mondo grazie alla sua varietà e alle sue presentazioni artistiche. 

Tuttavia, rimane uno di quei cibi che possono piacere o meno, senza molte vie di mezzo.

Ci sono diversi tipi di sushi, tra i più famosi ci sono:

  • Uramaki, un rotolo di riso con l’alga all’interno e il riso all’esterno;
  • Nigiri, composto da un piccolo monticello di riso ovale con una fettina di pesce fresco crudo o gamberi sopra, e
  • Hosomaki, un rotolo di sushi composto da metà alga nori ripiena di riso e all’interno un pezzo di pesce o verdure.

Quando preparato con pesce di alta qualità (evitando le formule “all you can eat” di molti ristoranti di bassa qualità), il sushi può essere considerato un piatto unico e salutare. 

È ricco di preziosi nutrienti, tra cui grassi “buoni” essenziali come gli Omega 3 e Omega 6, che favoriscono una buona circolazione. 

Tuttavia, in termini di apporto calorico, non è esattamente un pasto ipocalorico… 

Un pezzo di California roll contiene 33 calorie, quindi una porzione da 8 pezzi equivale a circa 80 grammi di pasta integrale condita con un sugo di verdure. 

Va notato che il sushi fornisce meno fibre rispetto alla pasta integrale, ma ha un maggiore contenuto proteico.

Pertanto, il sushi può essere consumato durante una dieta, ma è importante fare attenzione alle porzioni e agli accompagnamenti. 

Spesso, si aggiungono salse ricche di calorie e grassi, come la maionese, che possono essere dannose per la linea e la salute. 

È preferibile abbinare il sushi a un’insalata mista condita con olio extra vergine d’oliva.